ANNO 1966 - PROLOCO DI GROSSETO

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ANNO 1966

GRIFONI D' ORO > ANNI 60

Anno 1966. IV aerobrigata

"per il lustro arrecato costante­mente alla vita cittadina e, in modo particolare, per 1'abnegazione dimo­strata nelle tragiche circostanze (lei novembre 1966). Nel conferire it rico­noscimento si intende premiare anche tutti gli altri appartenenti all'arma azzurra e, in particolare, i piloti del 31" stormo e della scuola elicotteri di Frosinone, the prestarono la loro opera preziosa e disinteressata a favore dei cittadini sinistrati".

4° Stormo
Il 4° Stormo è tra i Reparti più anziani dell’Aeronautica Militare: i suoi 80 anni di vita sono tutti di effettiva ininterrotta attività, dal 1931 ad oggi. I due gruppi e alcune sue squadriglie risalgono, addirittura, alla 1^ Guerra Mondiale. Le sue tradizioni, riassumibili nel simbolo del “cavallino rampante”, sono le più antiche della linea caccia italiana, nata proprio con le splendide vittorie di Francesco Baracca. Alla fine del maggio 1931 le squadriglie 84ª e 91ª, incorporate nel VII Gruppo Caccia Autonomo schierato sull’Aeroporto di Ciampino Sud, ricevono l’ordine di trasferirsi sull’Aeroporto di Campoformido per concorrere alla formazione di un nuovo Stormo Comandato dal Tenente Colonello Roul Da Barberino e formato da due gruppi. Il 30 maggio i 18 Fiat CR.20 “ASSO” della 84ª e della 91ª Squadriglia decollano da Ciampino Sud ed atterrano a Campoformido, sede a quel tempo del 1° Stormo. Da questo Stormo vengono tratti, al completo di personale e materiali, il IX gruppo con le squadriglie: 73ª, 96ª e 97ª e il X gruppo con le squadriglie, 90ª, 84ª e 91ª, nota come “Squadriglia degli Assi”. Nasce così, il 1° giugno del 1931, il 4° Stormo Aeroplani Caccia formato da due gruppi: IX e X.  Il 4° Stormo può annoverare tra le proprie fila le squadriglie più blasonate del 1° conflitto mondiale, tra cui appunto la 91ª “Squadriglia degli Assi”, 60 velivoli nemici abbattuti, 3 medaglie d’oro assegnate ai suoi piloti (Baracca, Piccio e Ruffo di Calabria), 16 medaglie d’argento e 7 di bronzo, 10 assi della caccia tra i suoi piloti, primo tra tutti Francesco Baracca (34 vittorie) con il suo Spad contrassegnato dal “cavallino rampante”. Lo stemma del reparto, in origine un uomo alato, ebbe vita breve, nel 1933 fu infatti sostituito dal cavallino rampante, in quanto i due gruppi volo avevano adottato i cavallini, bianco su nero e nero su bianco, rispettivamente per il IX e per il X. Il nodo sabaudo a cornice dello stemma, sormontato dalla corona ducale comparirà in onore del Duca Amedeo d’Aosta, Comandante e capo carismatico del 4° Stormo nel periodo 1933-1934. Alla fine del 1939 vengono assegnati allo Stormo i primi FIAT CR.42. Nel 1940, all’inizio del secondo conflitto mondiale, lo Stormo è equipaggiato con velivoli MC.200 “Saetta”. Nel 1941 il IX e il X gruppo vengono impiegati sul fronte jugoslavo, successivamente il IX gruppo si addestra sul nuovo velivolo Macchi C202 “Folgore”, considerato il miglior caccia italiano della seconda guerra mondiale. Lo Stormo partecipa in prima linea durante la Battaglia di El Alamein e prende parte, nel 1943, alla difesa della Sicilia e della Calabria. A seguito degli eventi armistiziali, il Reparto partecipa alle operazioni sui Balcani a fianco delle Forze Alleate sino al termine del conflitto, adoperando prima i Macchi C205 e successivamente i velivoli di fornitura americana: i caccia P39. Nel 1944, in seno allo Stormo, si ricostituisce il XII gruppo con le 73ª e la 91ª squadriglie prelevate dagli altri due gruppi, ma dopo poco, nei mesi post-bellici il XII gruppo viene sciolto e le squadriglie riassorbite dai due gruppi. Nella metà del 1946 al 4° Stormo viene assegnato il velivolo Americano P38 J “Lightning” che porterà ad un miglioramento dell’efficienza del Reparto. Nel 1947 lo Stormo viene trasferito a Capodichino e, dopo poco, arrivano i primi P51D “Mustang”, definiti i migliori aerei da caccia della seconda Guerra Mondiale. Con l’ingresso dell’Italia nella NATO comincia un nuovo periodo per la Forza Armata. Da lì a due anni arrivano al Reparto i primi aviogetti DH.100 “Vampire”, con i quali viene fondata la prima pattuglia acrobatica italiana del dopoguerra. Nell’agosto 1953 viene ricostituito il XII gruppo e, nel giugno del 1956, con la riorganizzazione dell’Aeronautica, il “Quarto” si trasforma in Aerobrigata e si trasferisce a Pratica di Mare per iniziare la conversione su l’F-86 E Sabre, all’epoca il miglior caccia a reazione disponibile e con il quale viene istituita una nuova pattuglia acrobatica. Nel novembre del 1962 la bandiera del Reparto viene portata da Pratica di Mare a Grosseto, da quel momento sede stabile dell’Aerobrigata. In questo periodo il IX gruppo si prepara a lasciare gli ormai vetusti F-86 E per passare agli F-104 e diventare il primo Reparto “supersonico”. Nell’aprile del 1963, mentre il IX Gruppo riceve i primi F-104G Starfighter, al XII Gruppo, trasferito a Gioia del Colle, vengono assegnati gli F-86K. Nel 1964 ha termine la transizione sul velivolo F-104 e nel 1967 l’Aerobrigata viene trasformata ancora una volta in Stormo: il X gruppo entra a far parte del costituendo 9° Stormo ed il XII gruppo del 36° Stormo. I gruppi “fratelli” così si dividono ma restano uniti dall’emblema comune del cavallino rampante. Nell’estate del 1970 al “Quarto” giunge in linea la nuova versione “S” del caccia F-104, ammodernato nel motore e nell’armamento. Nuovo addestramento, nuovi impegni, nuove esercitazioni con ripetuti riconoscimenti in ambito NATO e la conferma della collocazione del reparto tra quelli d’élite dell’Aeronautica Militare. Nel 1985 entrano a far parte dello Stormo il 4° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli), ente dedicato alla manutenzione della linea F-104, ed il 20° Gruppo Addestramento Operativo, dotato di TF-104G e F-104G. Il 20° gruppo vanta importanti tradizioni storiche: nato nel 1918 a Castenedolo, opera prima sulla Manica nel ’40-’41 e poi in Africa settentrionale. Dopo l’Armistizio opera al sud con le Forze Alleate utilizzando dapprima il velivolo MC.202 e 205 e, successivamente, lo Spitfire. Il 26 febbraio del 1965, viene ricostituito sulla base di Grosseto. Durante i quaranta anni di permanenza a Grosseto lo Stormo si è avvalso anche della 604^ Squadriglia Collegamenti nei ruoli S.A.R., eliambulanza e protezione civile. La data storica che segna per lo Stormo l’inizio dell’era Eurofighter è il 16 marzo 2004, quando il 4° Stormo si trova ad affrontare l’onere di transitare per primo sul nuovo velivolo Eurofighter 2000 Typhoon con il supporto del costituendo 904° GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili). Tale compito ha richiesto agli uomini del 4° Stormo un’ulteriore prova di dedizione e professionalità: dal 2005 i Typhoon danno nuovamente il via al Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo dalla base di Grosseto. Gli anni che seguono sono un crescendo di impegni e riconoscimenti: iniziano i primi rischieramenti e le partecipazioni alle esercitazioni, anche internazionali. Nel 2008 il 4° Stormo supera in maniera eccellente la VCO (Verifica Capacità Operativa) e, nel luglio 2009 garantisce la difesa aerea durante il G8 svoltosi a L’Aquila. Sempre nel 2009 il Reparto supera brillantemente la NATO Forceval, consacrandosi così come punta d’eccellenza dell’Aeronautica Militare e della comunità Eurofighter. Nel periodo 1° luglio - 31 dicembre 2010, per la prima volta in ambito europeo, i velivoli Eurofighter del 4° Stormo garantiscono la prontezza NRFI5. Dal 1° giugno 2010 il 4° Stormo è l’unico reparto ad assicurare la Sorveglianza dello Spazio Aereo italiano per tutto il centro nord. Dall’inizio del 2011, il 4° Stormo di Grosseto ha dato importanti segnali in termini di operatività ed efficienza, in linea con quelle che sono le sempre maggiori aspettative della Forza Armata nei confronti del Reparto maremmano, garantendo le operazioni “Winter Hide 2011” e “Aeroindia”. Il personale navigante di entrambi i gruppi volo e il personale di supporto (specialisti e logistici) ha inoltre preso parte all’operazione “Odyssey Dawn” e  “Unified Protector”.  Il lavoro svolto è il risultato di un impegnativo lavoro di squadra che coinvolge tutte le componenti dello Stormo, dal 904° Gruppo Efficienza Aeromobili che provvede all’efficienza del velivolo Eurofighter, all’Ufficio Operazioni che coordina tutte le attività di volo, di natura addestrativa ed inerenti il Servizio Sorveglianza Spazio Aereo, fino ai Gruppi di volo, il IX ed il 20° che, con l’apporto dei loro piloti ed ognuno nel rispetto della propria natura (operativa l’uno ed addestrativa l’altro), completano lo sforzo del Reparto, sempre finalizzato all’addestramento del personale chiamato ad operare nei diversi contesti. 4° Stormo, nasce il 1° Giungo 1931 a Campoformido (UD) dalla fusione del IX Gruppo con il neo costituito X Gruppo in occasione delle grandi manovre del ’31; primo Comandante è il tenente colonnello Roul Da Barberino. Il “Quarto”, annovera fra le proprie fila alcune tra le più conosciute squadriglie della prima guerra mondiale: prima fra tutte la 91a, meglio nota come “Squadriglia degli Assi”, leggasi Ruffo di Calabria, Piccio ed ovviamente Francesco Baracca. Simbolo del reparto era “l’uomo alato”, voluto dal colonnello Felice Porro ed utilizzato dalla fine del 1931 fino al 1933, quando viene sostituito dal “Cavallino Rampante” emblema che, insieme al “Grifo Rampante” contraddistingueva l’aereo di Francesco Baracca. Nel maggio 1933 Comandante di Stormo è il duca Amedeo d’Aosta che oltre al prestigio di Casa Savoia porta in dote la “Corona ducale” ed il “Nodo Savoia”, da qui l’attuale stemma del reparto. In questi anni vi è la nascita di una pattuglia acrobatica e l’acquisizione dei nuovi Fiat CR.32, ottimo biplano progettato dall’ingegner Celestino Rosatelli. Alla morte di Baracca, la madre di Francesco dona lo stemma del cavallino rampante ad Enzo Ferrari con i migliori auspici per la propria azienda di auto. Enzo colloca così il cavallino nero su sfondo giallo, il colore di Modena; da qui il forte legame fra la prestigiosa casa automobilistica ed il 4° Stormo. Gli uomini del “Quarto” sono stati impegnati su vari fronti durante la 2^ Guerra Mondiale conseguendo sempre risultati eccellenti e meritandosi la stima ed il rispetto di compagni ed avversari. Terminato il conflitto restano i numeri: 19291 combattimenti, 23950 ore di volo, 585 aerei abbattuti, 66 piloti caduti e 14 medaglie d’oro al V.M. Nel secondo dopoguerra lo Stormo subisce vari trasferimenti  Nel novembre 1962 la bandiera di guerra della 4^ Aerobrigata arriva a Grosseto ed arrivano anche i primi F104: è il primo reparto ad essere equipaggiato con velivoli supersonici. Nel 1963 arriva l’F104G Starfighter,



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