GRIFONE D' ORO - PROLOCO DI GROSSETO

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GRIFONE D' ORO

GRIFONI D' ORO

San Lorenzo dalla gran calura e i “Grifoni d’Oro”

Traendo spunto dalla ricorrenza del diciasettesimo centenario della morte di S. Lorenzo, nel 1959
l’associazione Pro Loco si attivò per riportare in auge le feste popolari patronali, da anni cadute
in indegno oblio.
Il vescovo Mons. Paolo Galeazzi ed il Capitolo della Cattedrale, e per esso il preposto Mons.
Astutillo Pellegrini, aderirono entusiasticamente alla proposta e così, dopo alcuni mesi di accurata
preparazione, nell’agosto dello stesso anno si svolsero le grandiose manifestazioni protrattesi per
alcuni giorni.
Nell’occasione, fu donato alla diocesi dalla nostra associazione un artistico carroccio, di notevoli
dimensioni e istoriato con numerosi pannelli dalla pittrice Graziella Battigalli e dal pittore scultore
Antonio Lazari (Socio fondatore, Consigliere e Proboviro della Associazione), per portare degnamentein processione la statua del Santo. A rendere più importanti le celebrazioni, il Santo Padre concesse che fosse esposta alla venerazione del popolo grossetano la preziosa reliquia della testa del santo, facente parte della sua raccolta personale; tale reliquia, mai prima di allora aveva varcato l’ambito della città del vaticano. Ad accompagnare il prezioso cimelio, furono delegati oltre a Mons.Van Lierde, altri cardinali e vescovi. Alle celebrazioni parteciparono anche diversi sindaci di città aventi lo stesso santo patrono e, tra questi, quello di Genova. Mai a Grosseto si era visto tanto fervore e tanto interesse; migliaia di cittadini seguirono la processione, aperta secondo la tradizione dai butteri e dal carroccio, che era trainato da due coppie di buoi maremmani.
Il seme così gettato ha dato ottimi frutti, perchè la tradizione è stata mantenuta e ogni anno, da
allora, si ripetono le fastose celebrazioni in una degna cornice di entusiasmo popolare.
L’idea di istituire un premio per i cittadini benemeriti era sorta nel 1958, a seguito della cospicua elargizione fatta dall’ing. Ferdinando Innocenti per consentire la costruzione di un nuovo ospedale a Grosseto.Tanta munificenza e tanto attaccamento alla propria città meritavano di essere degnamente onorati e cosi il consiglio dell’Associazione decise di istituire un premo annuale con il quale premiare i concittadini, meritevoli per avere portato lustro alla vita della nostra terra. Si pensava soprattutto che un tale prestigioso riconoscimento potesse essere valido motivo per spronare i grossetani a ben operare in ogni campo o branca od attività a favorire nella propria ditta e provincia.
Per rendere il più popolare possibile l’iniziativa ed al fine di consentire la partecipazione di gran
parte della popolazione, si ritenne opportuno far coincidere la consegna del premio con le feste per
il Santo patrono, S. Lorenzo, il 10 agosto.
Fu redatto lo statuto-regolamento posto all’approvazione della assemblea dei soci.
Il testo attuale, dopo varie correzioni ed integrazioni, recita così:
“L’Associazione Pro Loco della città di Grosseto, nell’intento di esaltare i valori culturali, economico sociali e turistici della città e della maremma, istituisce un pubblico riconoscimento da conferire a persone che ne risultino meritevoli ai fini predetti il premio può essere assegnato anche a Enti ed associazioni che abbiano acquisito analoghe benemerenze. Tale riconoscimento, che consiste in una piastra d’oro appositamente coniata riproducente il grifo rampante emblema della città, attorniato da motivi allegorici della nostra terra viene denominato”Grifone d’oro” e sarà assegnato secondo le modalità previste dall’apposito regolamento, unitamente ad un attestato di motivazione con cerimonia pubblica il 10 Agosto, solennità di S. Lorenzo martire, patrono della città”.
Il bozzetto della piastra d’oro nella quale si era deciso di estrinsecare, il premio fu commissionato
a Tolomeo Faccendi, il quale a sua volta delegò la scultrice Tilde Maria Valentini di Roma.
Si dette incarico quindi agli stabilimenti artistici fiorentini di fare il relativo clichè che ancora oggi
viene utilizzato per la fusione del “Grifone d’Oro”.
Il primo “Grifone d’Oro” fu ovviamente assegnato all’ing. Innocenti, trovando concordi stampa e
cittadini. Anno dopo anno, il premio ha assunto sempre maggiore importanza e prestigio, tanto che
le decisioni dell’apposita commissione sono seguite con sommo interesse dalla stampa, (e negli
ultimi tempi anche dalle tv private e dalla rai) che dedica ogni anno largo spazio alle candidature ed
ai relativi commenti. Il compito della commissione, composta dai consiglieri dell’associazione, dal
sindaco di Grosseto e presieduta dal presidente in carica dell’A.P.T., è quanto mai difficile e delicato
perchè tra le tante candidature tutte meritevoli di attenzione - deve essere scelta quella che abbia i
requisiti richiesti dallo statuto e non sempre, infatti, il premio è stato assegnato.
Nelle  edizioni passate il premio è stato cosi conferito

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